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Sodo Caustico

Sodo caustico. Perseverare diabolicum.

 

La pervicacia con cui sono gestite CDP e Fintecna è diabolica. In un recente Sodo caustico già scrivemmo che nel novembre 2012 la Cassa Depositi e Prestiti ha acquistato da MinEconomia il 100% di Fintecna (società in liquidazione da 13 anni: “tempus fugit”…non per lo stato italiano) per un corrispettivo (provvisorio) di 1.592 milioni, pari al 60% del patrimonio netto a fine 2011, con uno sconto del 40% e prevedendo che il restante prezzo sarebbe dovuto se e nella misura in cui sarà “ritenuto congruo” da CDP. Ci chiedemmo se era un buon affare. Domanda ingenua, visto che di affari non si interessa CDP, ma di salvataggi improbabili.

CDP ha ora deciso una riorganizzazione dei “mattoni di stato” in pancia a Fintecna Immobiliare, finora al 100% di Fintecna, e trasferita a CDP stessa. Una società anch’essa in liquidazione, che nell’ultimo bilancio ha fatto una perdita di 14 milioni e che sta progressivamente peggiorando i suoi conti.

Fintecna Immobiliare nacque come braccio operativo di Fintecna nel real estate e avrebbe dovuto curare interventi di recupero e valorizzazione: preparare alla vendita degli immobili, essendo il gruppo in liquidazione. Nella relazione al bilancio 2012 si legge che i progetti di trasformazione e valorizzazione restano bloccati in assenza di una “”propedeutica risoluzione soprattutto delle problematiche finanziarie legate agli investimenti, ai rapporti con gli istituti finanziatori e con i partners”” che includono Maire Tecnimont, gruppo Fratini, FondiariaSai, fratelli Toti. Sarebbe utile capire la ratio di queste “partnership”; ancora più utile sapere come non sono stati gestiti 868 milioni di debiti, 348 dei quali scaduti od in scadenza, che pesano sul conto economico con 26 milioni di oneri finanziari (erano 17 milioni 4 anni fa); cui si aggiungono debiti verso fornitori di 40 milioni.

Certamente Fintecna Immobiliare ce la mette tutta a cedere immobili: ben 2,6 milioni di incasso nel 2012. Nel frattempo, il costo del personale (aumentato da 92 a 122 unità) è vicino ai 13 milioni, cifra pari al fatturato aziendale.

En passant, ricordiamo che nella Legge di Stabilità 2014 il governo Letta prevede cessioni di immobili per 1.500 milioni nei prossimi 3 anni; e la vendita per 525 milioni di immobili a CDP. Lasciamo ai lettori valutare competenza e risultati de “la meglio gioventù” della pubblica amministrazione nazionale.

E non se ne vogliono andare…

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Liberiamo!

l’imposta gli è imposta

In Italia il contribuente non ha mai sentito la sua dignità di partecipe della vita statale: la garanzia del controllo parlamentare sulle imposte non era una esigenza, ma una formalità giuridica: il contribuente italiano paga bestemmiando lo Stato; non ha coscienza di esercitare, pagando, una vera e propria funzione sovrana. L’imposta gli è imposta.

Una rivoluzione di contribuenti in Italia in queste condizioni non è possibile per la semplice ragione che non esistono contribuenti.

Le classi borghesi mancano di una coscienza capitalistica e liberistica, e cercano di difendersi, di non lasciarsi sopraffare partecipando esse pure all’accordo e facendosi pagare in dazi doganali e sussidi ciò che devono elargire in imposte.

(Piero Gobetti, Economia parassita, 1924)