Il nuovo account di Twitter LIBERIAMO_ORG è una realtà!
Riflessioni sparse e istintive
Il nuovo account di Twitter LIBERIAMO_ORG è una realtà!
E’ emozionante arricchire un messaggio con immagini efficaci.
Non è facile trovare accordo ed entusiasmo sui segni, sui colori e sulla grafica, ma quando questo accade la soddisfazione aumenta ed il risultato si fa guardare, giorno dopo giorno.
Abbiamo anche rinnovato il layout del sito e delle pagine sui social network, andando verso il “minimal” che va di moda e che, al contempo, simbolizza la volontà di tornare ad occuparsi della sostanza delle cose.
Quindi: grafica semplice, evidenza ai contenuti,
In altre parole: liberiamo! i contenuti dalla schiavitù dell’apparire.
Ecco nel decretone del fare (male): “Scatta poi una stretta fiscale sulle polizze vita e sulle assicurazioni contro gli infortuni” in una citazione dal Sole 24 Ore
Quanto all’imprecisione giuridica del titolo, faccio ammenda ma ritengo che la stabilità del regime contributivo per flussi di cassa pluriennali sia assimilabile ad altre norme civilistiche tenendo soprattutto conto delle necessità che convincono i singoli e le aziende a questo tipo di esborsi.
Ovviamente da vedere:
Iniziamo una raccolta informale di articoli pubblicati da Luigi Zingales, anche discretamente indietro negli anni:
http://forum.laudellulivo.org/index.php?PHPSESSID=mj7f7chf2707f5kuuhthas04j1&topic=1619.0
La cosa interessante (ed intelligente) è che il forum raccoglie contributi negli anni di notevoli opinionisti e commentatori.
Tutto da leggere!
Siamo il Paese dello scenario europeo dove si evade di piu’, ma anche uno tra quelli in cui il peso del Fisco e’ particolarmente pressante, soprattutto sulle imprese. Cio’ ha ripercussioni negative anche sul sistema industriale italiano: come suggerito da Bankitalia sulla scorta di una sua recente indagine, la priorita’ dovrebbe essere una riduzione del costo del lavoro in aggiunta d una diminuzione del carico fiscale gravante sulle imprese.
Le imprese in Italia sono schiacciate dalle tasse
Bankitalia ha recentemente individuato un quadro di debolezza sostanziale del sistema industriale italiano. Tutti i settori mostrano un’attivita’ produttiva molto piu’ lenta rispetto a prima dell’ultima recessione economica con l’eccezione del settore dei prodotti alimentari e farmaceutici. I dati raccolti con la ricerca dimostrano che per aumentare la competitivita’ la ricetta da adottare dovrebbe essere una riduzione del costo del lavoro in aggiunta a una riduzione del carico fiscale e dei costi energetici.
Secondo gli economisti, infatti, il carico fiscale delle imprese italiane e’ piu’ di 8.5 per cento superiore alla media dei paesi dell’area euro, e che, se si aggiunge anche l’incidenza dell’imposta sulle societa’ regionali, che in eccesso viene aumentato al 13 per cento.
Infine, Bankitalia indica che le imprese italiane devono anche subire ulteriori spese dal tempo assorbito dalla complessita’ di amministrazione fiscale, e dai costi che sono meno quantificabili e piu’ indiretto, come ad esempio l’incertezza causata dai continui cambiamenti di regole e regolamenti.
“E ora, tra l’altro, contro le esigenze dettate dalla disoccupazione giovanile, per un complesso di ragioni, si manifesta la tendenza a preferire il prolungamento degli orari di lavoro, anche per lunghi periodi, all’assunzione del personale”
da Francesco Compagna, Terroni in città, 1959 Laterza
Quanti anni sono passati e si rifanno gli stessi errori!
Ecco in diretta il nuovo statuto del giovane ma aggressivo movimento politico di cui abbiamo una qualche contezza.
https://www.fermareildeclino.it/fare/statuto-e-codice-di-garanzia
Su segnalazione dell’amico Monarca, ecco DIRETTAMENTE disponibile il PDF di questo prezioso documento. E’ veramente il caso di dire che a volte la fornte è più chiara di mille articoli sull’argomento. Spendeteci il tempo necessario e non ve ne pentirete.
Che dire, a parlare son bravi tutti. Personalmente sento la lama del coltello tra le scapole.
http://notizie.tiscali.it/articoli/interviste/13/07/intervista_zingales_rivoluzione_liberale.html