Continua la pubblicazione delle 5 poesie di Piergiorgio Viti, tratte dal suo lavoro Se le cose stanno così, pubblicato da ITALIC.
La poesia di questa sera evoca una situazione di cui altri poeti hanno parlato prima, risolta in modo garbato. Tra gli altri citeremmo senza inganno l’abruzzese Ivan Graziani in “Paolina”.
E sia gloria alle sue gambe! Quelle di Paolina.
“Se le cose stanno” così è un omaggio, nel titolo, a Sergio Endrigo, a un tempo che non c’è più. La provincia di cui si parla è una provincia quasi scomparsa, baldiniana, popolata di personaggi che incarnano l’umanità, nei suoi valori più universali: c’è infatti l’ossessa, c’è l’ipocondriaco, c’è il radiocronista del sabato che racconta a nessuno la sua partita, perché nessuno lo ascolta, c’è Mario che scrive un testamento sotto l’effetto di un aperitivo. Nella provincia marchigiana che l’autore descrive, la vita, nelle sue sfaccettature, e la morte, sembrano toccarsi, sondando a volte l’onirico, senza mai oltrepassarlo.
Le altre 2 poesie seguiranno, irregolari come i sogni, nei prossimi giorni.
La prima, Valentina ride, è stata pubblicata qualche giorno fa….e anche la seconda…. e potete trovarle scorrendo tra gli articoli di Liberiamo. Buona ricerca.
Quelle più carine
le sbagliavano tutte le manovre,
compresa la retromarcia,
quando la loro mano
rimaneva in bilico
tra il cambio e la mano di lui,
che non vedeva l’ora
di aiutarle a parcheggiare.
Era una buona scusa davvero
per sfiorare le dita, il polso,
e, andando un po’ più su,
magari ci scappava un complimento.
Loro, timide e imbranate,
con un diploma in segreteria,
a volte arrossivano e a volte
parlavano male di quell’orco,
però le gonne
le mettevano sempre più corte.